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Profili di preti: don Giacomo Pedretti

Profili di preti è una sezione dedicata alla memoria grata di presbiteri defunti, sezione costruita sui testi scritti da don Domenico Magri in alcuni libri.

DON GIACOMO PEDRETTI
19 settembre 1924 – 18 aprile 2010

Non era un prete di media levatura. Ha saputo mettere insieme in modo armonioso la sua azione pastorale e il suo impegno sociale. Si è fatto amare e ammirare. Certamente anche il Signore lo ha amato e ammirato.DonGiacomoPedretti1

- nato a Sissa il 19 settembre 1924
- ordinato sacerdote il 29 giugno 1949
- cappellano a S. Leonardo nel 1949
- parroco a Gainago dal 1950
- amministratore parrocchiale di Frassinara dal 1986
- deceduto il 18 aprile 2010

Pensando a don Giacomo Pedretti, che io ho conosciuto bene e con il quale ho avuto una intensa frequentazione amicale, mi viene in mente d'istinto una espressione che può sembrare strana, ma solo a prima vista: si è tanto "divertito" a fare il prete! Proprio così. Quando ci si diverte a fare una cosa, si lavora meglio e si crea fiducia attorno alla propria esistenza e al tipo di vita che è stata scelta. Da come don Giacomo ha svolto il suo ministero sacerdotale, c'è da credere alla sua gioia di essere prete, perchè a monte c'era una radice umana su cui si è innestata felicemente la sua fede e la sua maturazione cristiana e sacerdotale.

DonGiacomoPedretti2Aveva doti non comuni di intelligenza, di saggezza, una cultura sempre aggiornata, una buona facilità di parola e proprietà di linguaggio con una particolare attenzione ai probemi sociali.  
Della sua sensibilità sociale abbiamo la prova nel suo inserimento nel mondo del volontariato, fino a diventare presidente provinciale dell'AVIS. È interessante notare che prima di lui un altro sacerdote era stato presidente provinciale dell'AVIS: il compianto don Felice Cavalli. Questo impegno dei due sacerdoti non è altro che la punta emergente del ruolo di tanti parroci nel fondare e animare le sezioni AVIS e promuovere ogni tipo di volontariato all'interno della Chiesa e non solo.

Don Giacomo, che è stato ordinato sacerdote nel 1949, dopo una breve esperienza di cappellano a S. Leonardo, si è dedicato con passione al suo ministero di parroco: subito a Gainago nel 1950 con la sua Chiesa plebana, di cui era orgoglioso e che ha sempre tenuto in ordine e poi, dal 1986, anche a Frassinara, piccola comunità, che era un po' come la sua Betania. È rimasto fedele fino alla morte a queste due parrocchie: l'età avanzava, ma il suo impegno non diminuiva, anzi. Ha vissuto infatti una vecchiaia feconda, con la ragnatela di rapporti umani che diventavano sempre occasioni di annuncio evangelico e di testimonianza.

Dobbiamo convincerci che non bisogna misurare il valore di un prete in base alla posizione di rilievo e alla consistenza numerica della sua Parrocchia: il caso don Milani insegna!

Don Giacomo si è ritagliato un posto sicuro di rimpianto e di ammirazione nel cuore dei suoi parrocchiani che hanno sempre ricambiato il suo amore, nel cuore dei confratelli e di tante persone che ne hanno apprezzato la figura, lo stile e l' impegno.
Questo però non basterebbe, se non avessimo la speranza, anzi la certezza che il Signore ha preparato per don Giacomo una ricompensa speciale.
Ha celebrato tante Messe (quante Messe dal 1949!), ha perdonato nel nome del Signore, ha spezzato il Pane della Parola, ha vissuto in pienezza la paternità e la sponsalità verso le sue comunità, ha accompagnato fino alle soglie del Paradiso i suoi cristiani nel passaggio dal tempo all'eternità e ha pianto su di loro, ha asciugato lacrime, ha pregato per tutti, ha amato il suo Signore e la Chiesa nella fedeltà, non ha certo trascurato le nuove generazioni e la pastorale familiare, ha rallegrato con la sua gioia contagiosa di prete tutti quelli che lo hanno avvicinato.

Posso garantire che nella dolorosa vicenda personale che lo ha condotto alla morte, abbiamo potuto ammirare la sua fede, il suo coraggio. il suo equilibrio, il suo dominio di sè. Aveva da tempo dentro il suo fisico il male che stava lavorando e lui lo sapeva, ma gli altri non se ne accorgevano: infatti rimaneva naturale come sempre il suo comportamento. Giovedì 11 marzo aveva partecipato al Ritiro mensile dei preti a Colorno con molta serenità, come le altre volte: ed era alla vigilia dell'intervento chirurgico, con quello che poi ne è seguito.

È morto alla sera del 18 aprile, III domenica di Pasqua, Giorno del Risorto. Don Giacomo ha celebrato l'assemblea eucaristica dei suoi cristiani per decine di anni nel Giorno del Signore. Lui, che aspettava felice questo Giorno ogni settimana, è passato così a fare la celebrazione perenne del Grande Giorno del Signore senza tramonto, quando il Signore elimina la morte per sempre e asciuga le lacrime su ogni volto, anche le lacrime di fatica e di sofferenza scese sul volto di don Giacomo nella sua lunga vita terrena.


È stato un grande prete: proprio di questi preti abbiamo tanto bisogno. Speriamo non se ne perda il marchio di qualità!



Il commosso saluto letto alla fine della Messa da una Parrocchiana

Don Giacomo, permettici ancora una volta di parlarTi...come sempre.
Tu ci hai insegnato che Cristo ha sconfitto la morte e con questa certezza riusciamo in questo giorno a non piangerTi.

Grazie, Don Giacomo, per averci insegnato la Parola;
grazie, Don Giacomo, per averci insegnato l'Amore, attraverso i tuoi gesti e le tue opere;
ancora grazie per aver condiviso le nostre gioie e le nostre sofferenze e per averci insegnato a portare con dignità e coraggio la Croce;
grazie per aver lasciato ad ognuno di noi grandi Doni.

 Ti chiediamo, ora che sei nella Luce, di continuare a sostenere la tua comunità:
proteggi i nostri bambini, i nostri malati, le nostre famiglie, i nostri campi.

A Te l'ultimo affettuoso abbraccio dalla comunità di Gainago e di Frassinara.

"Possa il cammino venirti incontro,
possa il vento soffiare alle tue spalle,
possa il sole brillare caldo sul tuo volto,
cada dolcemente la pioggia sui tuoi campi e,
fino al nostro prossimo incontro,
Dio ti conservi sulle palme delle sue mani" (preghiera irlandese).

ARRIVEDERCI DON GIACOMO!

(tratto da “Preti e non solo”, di don Domenico Magri - Grafica Langhiranese Editrice - 2010)