La tre sere di formazione comune quest’anno si sintonizza con il Convegno ecclesiale di Firenze 2015, declinandone il titolo “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” in una formula più semplice: “In ogni persona il volto di Cristo” (locandina a lato).
Il programma delle tre sere:
Lunedì 25 maggio: "Riconoscere il volto di Cristo nella società di oggi". Relatore: mons. Gianni Ambrosio, Vescovo di Piacenza-Bobbio.
Una lettura dei bisogni dell’umano: in Italia, in Europa, le mappe conosciute non sono più in grado di orientare percorsi di conoscenza dell’umano. “Umanesimo” è un termine che si declina al plurale. L’umanesimo nuovo in Cristo è sfaccettato e ricco di sfumature. L’accesso all’umano si rinviene imparando a iscrivere nel volto diCristo tutti i volti, anche quelli che a un primo giudizio ci sembrano diversi.
Quali antropologie oggi attraversano e influenzano la cultura italiana ed europea?
Quali idee di “umano” orientano il vivere delle persone del nostro tempo e ne determinano le scelte di valore?
Come e quanto queste antropologie interpellano la Chiesa nella sua azione di annuncio del vangelo?
Martedì 26 maggio: "Formare uomini e donne secondo il volto di Cristo". Relatore prof. Pierpaolo Triani, Università cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Educare all’umanità piena: oggi assistiamo non solo al confrontarsi e al confondersi di molte prospettive sull’umano, ma anche al frantumarsi e allo smarrirsi dello sguardo. Nel “brodo delle equivalenze” (tutto è uguale, è irrilevante essere uomo o donna, lo decidi tu… ecc.) come rigenerare legami costitutivi per dare voce al desiderio di riconoscimento, unità e comunione della famiglia umana?
Quali strade deve percorrere la comunità cristiana per educare a un nuovo umanesimo? Esempio: Il primato della relazione, il recupero del ruolo fondamentale della coscienza e dell’interiorità, la necessità di ripensare i percorsi pedagogici e la formazione degli adulti…
Quali carte può e deve giocare la Chiesa nella sua azione pastorale per educare all’umanità piena, per portare gli uomini e le donne a riconoscere il volto di Cristo come la pienezza dell’umano?Quali carte deve invece…scartare?
Mercoledì 27 maggio: "Servire il volto di Cristo nei poveri". Relatore Card. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento.
La persona al centro dell’agire ecclesiale: perché le comunità cristiane si radichino in uno stile che esprima il nuovo umanesimo occorre riportare al centro la persona nella sua identità, dignità, sacralità. E quale segno più efficace perché ciò accada che affinare lo sguardo verso i poveri, che sono tendenzialmente emarginati dalla società e devono essere profeticamente al centro della attenzione della Chiesa?
Come la Chiesa può farsi aiutare dai poveri per riscoprire la propria vocazione e missione? Per non diventare “ong pietosa” (Francesco) ma essere richiamata grazie ai poveri alla centralità della persona e in particolare dei piccoli e dei poveri. L’esperienza del Card. Montenegro potrà aiutarci a dare concretezza all’agire ecclesiale, aiutandoci a passare dai principi all’agire ecclesiale.
Il resoconto dettagliato lo troviamo negli speciali del settimanale diocesano Vita Nuova, scaricabili dalle icone qui sotto. Si tratta di pagine di proprietà di Vita Nuova, perciò ne è vietata la riproduzione senza autorizzazione scritta da parte della redazione del settimanale stesso.
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