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Veglia di preghiera "Dove sei tu"

VegliaGenitoriFigliDecedutiCrop LocandinaL'Ufficio Famiglia della diocesi pubblica un invito rivolto a coloro che sono state toccati dal lutto più difficile: la morte di un figlio.

Il momento di preghiera previsto per il 9 marzo, alle 16,30 in Battistero, presieduta dal vescovo Enrico, sarà anche l'occasione per proporre un percorso di condivisione per quanti lo desiderassero.

Vista la delicatezza del tema, ci sembra opportuno proporre ai parroci di fare l'invito ai genitori che abbiano vissuto questo dolore. 

Per saperne di più


Preghiera del rosario per la salute del Papa

Rosario500x333Stasera, domenica 23 febbraio, alle 20 nella chiesa dell'Annunziata preghiera del rosario per la salute del Papa. Siamo tutti invitati a partecipare di persona o almeno ad unirci alla preghiera là dove saremo.


Lutto: è morto don Gianfranco Agnetti

Don Giancarlo AgnettiNella notte di sabato 22 febbraio è deceduto don Gianfranco Agnetti, già parroco di Solignano, Prelerna e Selva del Bocchetto.

La veglia funebre si terrà nella chiesa nuova di Solignano lunedì 24 febbraio alle 20, mentre il funerale avrà luogo martedì 25 febbraio, sempre a Solignano, ma nella chiesa vecchia, con inizio alle 15. A tutti si chiede la carità del suffragio.

È disponibile online il profilo di don Agnetti, scritto dal vicario generale.


DonLuigiGiussaniDomenica 23 febbraio alle 18.30 nella chiesa del Beato card. Ferrari (p.le Eugenia Picco, 1), il Vescovo presiede la Messa per il 20° anniversario della salita al Cielo del servo di Dio don Luigi Giussani (22 febbraio 2005) e il 43° del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e liberazione (11 febbraio 1982).

Davide Prosperi, presidente della Fraternità di CL, ha dichiarato: "In un anniversario così significativo, non trovo modo migliore per esprimere la nostra gratitudine se non quello di riprendere alcune parole che nel Duomo di Milano, venti anni fa, pronunciò l'allora cardinale Ratzinger celebrando i funerali di don Giussani. All'inizio della sua omelia, il cardinale descrisse don Giussani come un uomo che «sin dall'inizio era [stato] toccato, anzi ferito dal desiderio della bellezza», e che non accontentandosi «di una bellezza qualunque» aveva «trovato Cristo», capendo così che «il Cristianesimo è un incontro; una storia d'amore; è un avvenimento». L'accadere di questa "storia d'amore" ci rivela con sempre maggior chiarezza il senso di ciò che ancora Ratzinger disse nella medesima occasione: «l'amore di don Giussani per Cristo era anche amore per la Chiesa, e così sempre è rimasto fedele servitore, fedele al Santo Padre, fedele ai suoi Vescovi». Una Chiesa che ha per noi la forma concreta - come amava dire don Giussani - di un'amicizia vera, di una "compagnia al destino", la cui unità - ce ne rendiamo sempre più conto - è la prima via di salvezza per noi stessi e di missione verso tutti."